Spinalioma

Il carcinoma spinocellulare

Il Carcinoma Spinocellulare è una neoplasia maligna che origina dalle cellule squamose dell’epidermide; si tratta di cellule (cheratinociti) che compongono gli strati più superficiali della pelle e che sono responsabili della produzione di cheratina.

Il termine non è unico, potendo trovare anche nomi diversi che tuttavia si riferiscono alla stessa patologia: Spinalioma, Epitelioma Spinocellulare, Carcinoma Epidermoide, o Carcinoma Squamocellulare.

Di solito è un tumore dotato di un’aggressività moderata, tuttavia può diventare molto grave quando viene trascurato o quando insorge in aree delicate del nostro corpo, esso inoltre è in grado di metastatizzare.

Nella popolazione generale è quattro volte meno frequente rispetto al carcinoma baso cellulare ma è molto più frequente rispetto al melanoma.

Si tratta del secondo tipo di cancro della pelle più diffuso al mondo.  

  • Incidenza

    In Italia l’incidenza stimata è di circa 48 casi ogni 100.000 abitanti.

    Come per il basalioma, anche l’incidenza del carcinoma spinocellulare  registrata negli ultimi dieci anni è progressivamente aumentata  in Europa,  soprattutto in funzione di due aspetti: da un lato l’aumento della vita media che ha permesso ad un numero maggiore di spinaliomi  di manifestarsi, dall’altro la progressiva mutazione degli stili di vita che hanno portato a delle esposizioni prolungate in intervalli di tempo molto brevi.

  • Razza

    Tende a interessare soprattutto individui con pelle chiara e scarsa tendenza ad abbronzarsi (fenotipo 1 e 2).

  • Eziologia

    Tra i fattori che possono favorire la comparsa di questo carcinoma spinocellulare riconosciamo due gruppi principali:

    Fattori predisponenti ambientali

    Sono fattori presenti nell’ambiente esterno e con i quali veniamo costantemente in contatto.

    Questi fattori possono favorire la comparsa del carcinoma spino cellulare e sono:

    • Eccessiva esposizione al sole (raggi UV);
    • Eccessiva esposizione a lampade solari;
    • Petrolio;
    • Catrame / olio combustibile;
    • Insetticidi;
    • Fuliggine;
    • Arsenico.

    Fattori predisponenti individuali

    Sono invece fattori che ciascuno di noi può avere e che possono favorire la comparsa di questo tipo di tumori maligni:

    • Età;
    • Sesso;
    • Pelle Chiara (i pazienti che presentano un fototipo chiaro hanno un quantitativo minore di melanina e rischiano di scottarsi maggiormente quando si espongono al sole);
    • Uso di tabacco;
    • Sistema immunitario compromesso (pazienti sottoposti a terapie immunosopressive o che abbiano patologie del sistema immunitario , presentano un’incidenza più elevata di queste neoplasie);
    • Malattie specifiche come lo xeroderma pigmentoso;
    • Storia di ustioni solari;
    • Presenza di lesioni cutanee precancerose (morbo di Bowen o cheratosi attinica).

    Sembra inoltre che alcuni virus possano essere coinvolti nel fenomeno dell’induzione della neoplasia, in particolar modo virus della famiglia HPV (Papillomavirus) soprattutto a carico della mucosa genitale femminile.

    Precancerosi

    Spesso le precancerosi rappresentano l’inizio della patologia vera e propria.

  • Tipi di Spinalioma: clinica

    Vi sono alcune piccole differenze tra uno spinalioma che insorge sulla cute e uno che insorge sulle mucose:

    Cute

    Lo spinalioma insorge più comunemente, nelle aree foto esposte; può insorgere su cute sana o su pelle che presenta già una precancerosi (cheratosi attinica).

    Non raramente si presenta come lesione multipla.

    In una prima fase si presenta come una piccola lesione nodulare di colore rosa-rosso.

    L’aspetto è irregolare, i margini sfumano nel tessuto sano e la superficie della lesione può presentarsi cheratosica  o ulcerata.

    In una fase più avanzata, l’aspetto non è più quello di un nodulo, ma si presenta come una placca irregolare, dura con una  superficie cheratosica , crostosa o ulcerata.

    Mucose

    Quando insorge sulle mucose o nelle zone di passaggio tra la cute e le mucose, come accade in corrispondenza della bocca o della regione perineale, il carcinoma spino cellulare si presenta come una lesione rapidamente invasiva.

    In una prima fase la lesione può presentarsi come un nodulo biancastro o un nodulo rosa-rosso analogo a quello che può comparire sulla cute, i margini sfumano nel tessuto sano ma la lesione  ha una ulcerazione centrale molto precoce. Successivamente tende ad assumere l’aspetto di una placca dura.

    La localizzazione al labbro superiore è frequentemente  associata al fumo di sigaretta e all’alcol.  Può insorgere su cute sana o può essere preceduto da una leucoplasia.

    (la leucoplasia è una placca biancastra che compare nelle mucose legata ad un anomalo processo di cheratinizzazione).

    Anche la localizzazione perineale (alla mucosa genitale o a quella anale) può insorgere nel tessuto sano o può essere preceduta da una leucoplasia, ma anche da una eritroplasia come quella di Queyrat o insorgere dai condilomi acuminati (Bruschke-Lowenstein).

    Una variante  è l’epitelioma cuniculatum; si tratta di una forma tumorale che ritroviamo a livello della pianta del piede: Si presenta come un’area ipercheratosica a crescita lenta, ulcerata nella parte centrale può fuoriuscire un materiale purulento e maleodorante.

    A volte si usa il termine di carcinoma verrucoso per indicare sia il carcinoma che sorge sul condiloma acuminato, sia l’epitelioma cuniculatum.

    Clinicamente possiamo riconoscere due tipi di carcinoma spinocellulare:

    Carcinoma Spinocellulare ben differenziato

    Si presenta come una papula o un nodulo rivestito da una squama cheratosica dura e aderente. Quando si erode la lesione puo’ formare un margine rilevato e ipercheratosico.

    Tende a localizzarsi prevalentemente in aree foto esposte del viso o nelle orecchie .

    Spesso la presenza di una linfoadenopatia è dovuta alla presenza di metastasi.

    La lesione può presentarsi singolarmente o in forma multipla;

    Tende a  localizzarsi prevalentemente nelle aree fotoesposte, soprattutto del viso come il naso, le labbra la fronte, ma anche nelle orecchie in corrispondenza dell’elice o nella regione preauricolare.

    Può localizzarsi anche al tronco e alle gambe.

    Quando si localizza alle labbra compare su una precedente lesione biancastra conosciuta come leucoplachia.

    Si sviluppa prevalentemente sul labbro inferiore (90% dei casi).

    Frequente è la comparsa di questo tipo di tumori su aree radiotrattate; possono insorgere anche su cicatrici da ustioni o su ulcere.

    La comparsa di un carcinoma su un’ulcera cronica è spesso di difficile diagnosi perché la lesione può non essere riconosciuta.

    Carcinoma spinocellulare indifferenziato

    Queste lesioni si presentano come dei noduli o delle vegetazioni papillomatose; hanno un aspetto carnoso o cavolfioriforme e un andamento erosivo.

    Un’area ulcerata, con margini molli e un fondo necrotico, deve sempre porre sospetto di carcinoma spino cellulare indifferenziato. Si associa spesso la formazione di croste.

    Possono essere delle lesioni isolate o multiple soprattutto quando insorgono in aree non foto esposte come i genitali; In questa sede sono preceduti  da una lesione di eritroplasica.

    La presenza di una concomitante linfoadenopatia è indice di una metastasi linfonodale.

    Le metastasi a carico dei linfonodi sono più frequenti sui carcinomi spino cellulare indifferenziati rispetto a quelli differenziati.

  • Diagnosi

    La diagnosi e prevalentemente clinica e affidata ad una valutazione specialistica.

    La presenza di un nodulo o di una placca associate ad un’ulcerazione che sono comparsi in un’area fotoesposta come quelle indicate in precedenza o su una pregressa cicatrice (sia essa dovuta ad una radio esposizione oad un’ustione) che non vadano incontro ad una guarigione spontanea, deve sempre porre il sospetto di carcinoma spino cellulare.

  • Trattamento

    Chirurgia

    Il trattamento elettivo consiste nell’asportazione della lesione con un margine di tessuto sano.

    Poiché queste lesioni compaiono in aree molto delicate come il viso, spesso hanno caratteristiche mutilanti e necessitano di una ricostruzione con lembi locali o innesti a seconda della localizzazione della lesione.

    È sempre bene affidarsi ad un chirurgo esperto nella rimozione di queste lesioni.

    Radioterapia

    Il modo piu efficace  per trattare  un carcinoma spinocellulare, consiste nel rimuovere completamente la lesione cutanea. La rimozione può avvenire con metodi diversi, a seconda della sede, della grandezza e dell'aggressività del tumore.

    L’asportazione chirurgica consente di rimuovere la neoplasia con un margine di tessuto sano.

     Ecco, di seguito, le varie tecniche terapeutiche utilizzabili per l'asportazione del carcinoma squamoso:

    • Il trattamento radioterapico è anch’esso efficace, ma dovrebbe essere limitato a quelle situazioni nelle quali la chirurgia non è possibile o per la gravità del tumore o per l’età avanzata del paziente. In questo caso i raggi X sono in grado di distruggere il tumore, tuttavia una sola seduta non è sufficiente. Le sedute vengono ripetute piu’ volte alla settimana per circa un mese. Sebbene questo trattamento abbia un’efficacia molto alta, stimata tra 80 e il 95% , tuttavia ha delle complicanze sul lungo periodo che ne sconsigliano fortemente l’utilizzo;
    • La crioterapia o l’applicazione di 5-Fluoruracile a livello locale si sono dimostrate utili solo  nel caso di un carcinoma in situ.
  • Diagnosi differenziale

    La diagnosi differenziale è fatta nei confronti di lesioni che somigliano clinicamente al carcinoma spinocellulare; sebbene questa distinzione possa essere clinica, si richiede sempre la certezza istologica.

    Lesioni in diagnosi differenziale:

    • Carcinoma Basocellulare;
    • Cheratoacantoma;
    • Cheratosi Attinica;
    • Malattia di Bowen;
    • Leucoplasia;
    • Eritroplasia.
  • Decorso e prognosi

    La ricomparsa di questa neoplasia, una volta asportata, è piuttosto rara .

    La metastatizzazione è rara 3-4%.

    Tuttavia se la lesione è stata indotta da radiazioni ionizzanti, o è insorta su cicatrice da ustione o quando è legata all’uso dell’arsenico trivalente, il tasso di metastatizzazione sale dal 18 al 31%.

  • Prevenzione

    Alcune semplici regole possono consentire la protezione della pelle e, di conseguenza, ridurre il rischio di essere soggetti a questo tipo di tumori.

    • Evitare l’esposizione al sole e nelle ore più calde della giornata 11-16 ed evitare le ustioni solari; è opportuno evitare anche l’esposizione alle lampade solari utilizzate per l’abbronzatura artificiale
    • Proteggersi dal Sole sia attraverso l’utilizzo di filtri solari (30) , sia attraverso l’uso dei vestiti
    • Esaminare la pelle almeno una volta al mese
    • Eseguire una mappatura dei nei da un medico specialista una volta all’anno.

Cheratosi attinica o solare

La cheratosi solare, conosciuta anche come cheratosi attinica, consiste in una o più lesioni secche e desquamanti che interessano soprattutto gli adulti e che compaiono in aree foto esposte.

  • Età di insorgenza

    Compare di solito intorno ai 40 anni

  • Razza

    Interessa prevalentemente la razza bianca

  • Sesso

    Il sesso maschile è il più colpito

    La cheratosi attinica colpisce prevalentemente gli individui con un fenotipo I-III che abbiano una storia di esposizione prolungata ai raggi solari.

    Sebbene nella maggior parte dei casi le lesioni siano asintomatiche, in qualche caso vengono descritte come dolorose.

    Da un punto di vista obiettivo si presentano come delle squame aderenti alla pelle e come aree ipercheratosiche. La colorazione è piuttosto variegata, potendo variare da un colorito normale attraverso delle gradazioni di giallo fino a una colorazione bruna.

    Al tatto l’alterazione si presenta generalmente ruvida. Le aree più colpite sono il viso, il dorso delle mani e degli avambracci, la regione superiore del tronco e del dorso e le gambe nella regione pretibiale.

Leucoplachia

Con il termine di leucoplachia intendiamo un lesione biancastra e circoscritta della mucosa.

Questa lesione è resistente al semplice raschiamento e può essere considerato un carcinoma in situ delle mucose.

Sembra essere connessa alla presenza  di cheratinociti atipici che occupano gli strati inferiori dell’epitelio.

Le cause sono ancora sconosciute pur osservandosi un’associazione di queste lesioni con l’alcol e il tabacco.

La leucoplachia inizia come una piccola papula biancastra per trasformarsi successivamente in una placca irregolare.

La comparsa di ulcerazione e sanguinamento è indice di trasformazione in una neoplasia invasiva.

Si localizza prevalentemente alla mucosa orale ma può interessare anche la regione genitale o anale.

Si tratta di una forma di carcinoma in situ in presenza di cheratinociti atipici;  ha caratteristiche di neoplasia benigna fino a quando rimane in situ, mentre può facilmente metastatizzare se si trasforma in una neoformazione invasiva.

Eritroplachia (Eritroplasia)

L’eritroplachia si presenta come una papula o una placca di colore rosso; anche in questo caso, come nella leucoplasia, si riscontra la presenza di cheratinociti atipici nell’epitelio.

Sebbene le due lesioni da un punto di vista istologico siano pressoché indistinguibili tra loro, da un punto di vista macroscopico sono facilmente differenziabili per la diversità di colore.

Diverso e anche l’andamento clinico: la leucoplasia può autorisolversi e, in generale, ha un andamento evolutivo lento. Al contrario, l’eritroplachia ha un decorso più rapido e può trasformarsi in un carcinoma spinocellulare.

L’eritroplachia può comparire in varie sedi: sul glande, sul prepuzio (eritroplasia di Queyrat), ma anche sulla mucosa orale e sulle mucose ano-genitali.

Tra le cause principali d’insorgenza di queste lesioni abbiamo soprattutto la scarsa igiene e le infezioni ricorrenti.

Lle lesioni che compaiono sul cavo orale hanno una maggiore capacità di progredire verso un carcinoma spinocellulare infiltrante.

Malattia di Bowen

Con il termine di carcinoma spino cellulare in situ ci si riferisce ad un carcinoma su lesioni della pelle preesistenti come le cheratosi solari o le lesioni indotte dal papilloma virus.

Questa lesione è conosciuta anche con il termine di Malattia di Bowen (eritroplasia di Queyrat).

  • Eziologia

    Dal punto di vista dell’eziologia riconosciamo gli stessi fattori di rischio del carcinoma spinocellulare.

    Il carcinoma spinocellulare in sito si presenta generalmente come una macula o una placca  delimitata dal tessuto circostante con un aspetto ipercheratosico o desquamante.

    La superficie è di colore rosso o rosa e può essere leggermente rilevata mentre sulla sua superficie possono comparire delle aree crostose o leggermente ulcerate.

    Per la sua caratteristica piana e per il suo aspetto morfologico questo tipo di lesione può essere facilmente confusa con una chiazza eczematosa o con un’area di psoriasi,  ma anche con un tumore basocellulare, un melanoma, un lichen planus,  una verruca volgare o una verruca piana, un carcinoma a cellule di Merkel.

    Di solito l’elevata somiglianza con gli eczemi o con le chiazze di psoriasi fa sì che questo tumore, anche se è presente e ben evidente, non venga correttamente diagnosticato.

    E’ importante considerare però il carattere evolutivo; questo tumore può progressivamente accrescersi raggiungendo dimensioni elevate oppure possiamo osservare la comparsa sulla sua superficie di  un nodulo che segna generalmente il passaggio da un carcinoma spino cellulare in situ  un carcinoma spino cellulare invasivo.

 


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