Il cheratoacantoma viene spesso indicato come lesione pseudocarcinomatosa perché il suo aspetto mima quello di un carcinoma spinocellulare della cute.
Si manifesta come un nodulo cupoliforme isolato, con un cratere centrale coperto principalmente da cheratina, generalmente localizzato alla volto.
Interessa prevalentemente i maschi rispetto alle femmine con un rapporto doppio.
Tra principali fattori di rischio vi sono le radiazioni ultraviolette, alcuni papillomavirus umani, agenti chimici industriali (ad esempio il catrame).
Compare generalmente dopo i cinquant’anni, di solito ha un esordio ed un’evoluzione molto rapidi tuttavia, trascorsi alcuni mesi, tende a regredire spontaneamente.
Macroscopicamente si presenta come un nodulo delle dimensioni medie di 3 cm circa. Nella sua porzione centrale presenta un’area cheratinizzata che, una volta rimossa, lascia spazio ad un cratere. Tende a localizzarsi prevalentemente in aree quali il viso o le mani.
Solitamente la lesione regredisce spontaneamente in un periodo di tempo compreso dai 3 ai 6 mesi, ma, in alcuni casi, può trascorrere più di un anno.
In pratica si consiglia sempre l’asportazione chirurgica perché la semplice clinica non consente sempre di eseguire una diagnosi differenziale corretta.
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