Il basalioma ha tanti nomi diversi, è conosciuto anche come epitelioma basocellulare, carcinoma basocellulare (BCC) o carcinoma tricoblastico.
Si tratta del tumore cutaneo più comune al mondo.
Origina dalle cellule dello strato basale della cute, le più profonde dell’epidermide; si tratta delle stesse cellule da cui originano i follicoli piliferi, per questo motivo li ritroviamo raramente nelle labbra o nelle mucose genitali.
È un tumore maligno che a livello locale, è invasivo e abbastanza aggressivo, tuttavia presenta una scarsa capacità di metastatizzare a causa della ridotta capacità che le cellule tumorali hanno di migrare quando invadono i vasi sanguigni.
Quando anche le cellule tumorali riescano a raggiungere sedi distanti, generalmente non sono in grado di crescere e di moltiplicarsi perché non sono presenti i fattori di crescita che derivano dallo stroma tumorale.
Si tratta di un tumore maligno che presenta però un’evoluzione molto lenta; questo è legato al fatto che le cellule che proliferano sono quelle più interne del nodulo tumorale.
Il basalioma, non diversamente dalla maggior parte dei tumori della pelle, presenta uno sviluppo molto lento; di solito passano dai 10 ai 20 anni prima che si manifesti sulla cute.
L’incidenza del carcinoma basocellulare registrata negli ultimi dieci anni è progressivamente aumentata in Europa, soprattutto in funzione di due aspetti: l’aumento della vita media che ha permesso a un numero maggiore di basaliomi di manifestarsi e la progressiva mutazione degli stili di vita che hanno portato a delle esposizioni prolungate in intervalli di tempo molto brevi.
Si ritiene che in Europa ogni anno vengano identificati tra i 40 e i 140 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Il rischio di sviluppare un epitelioma (basalioma o carcinoma spinocellulare) nello stesso individuo è pari al 35% nei primi 3 anni e sale al 50% passati i primi 5 anni (Firnhaber, 2012).
Generalmente il basalioma non evolve in melanoma; tuttavia le persone che hanno avuto tumori della pelle come basaliomi multipli o spinaliomi hanno un rischio aumentato di sviluppare il melanoma.
Compare in età adulta generalmente dopo i quarant’anni anche se occasionalmente lo possiamo diagnosticare il più precocemente.
Il sesso maschile e maggiormente interessato rispetto al sesso femminile.
Compare prevalentemente individui di razza bianca, mentre è piuttosto raro nei soggetti di razza nera, perché hanno una concentrazione maggiore di melanina e un maggiore spessore dello strato corneo dell’epidermide.
Il basalioma tende a localizzarsi prevalentemente alla testa e al collo; ove sembra che si localizzino circa 85-90% di tutti i basaliomi.
Nell’ambito del viso, la localizzazione più frequente è il naso con il 25-30% di tutte le lesioni; altre zone frequentemente interessate sono la regione periorbitale dell’occhio, il margine esterno dell’orecchio (elice), le spalle, il dorso, le gambe. Generalmente non interessa il palmo delle mani e dei piedi o le mucose.
I basaliomi vengono considerati gravi quando interessano le orecchie, il naso o gli occhi, perché, se non trattati precocemente, possono comportare gravi danni estetici dovuti alle gravi mutilazioni necessarie per poter procedere all’asportazione del tumore che ha infiltrato i tessuti. In queste localizzazioni il carcinoma Basocellulare deve essere trattato il prima possibile.
Fattori di rischio
Le radiazioni solari sono radiazioni elettromagnetiche e sono le principali responsabili dell’insorgenza del basalioma; si tratta di una radiazione ultravioletta con una lunghezza d’onda tra 190 mm e 400 nm.
Il basalioma si presenta di solito come una lesione singola anche se non raramente possono essere evidenti più lesioni.
Esistono cinque diversi quadri clinici:
Basalioma nodulare
Si presenta come un nodulo generalmente di aspetto perlaceo
Basalioma ulcerativo
Si presenta come un’ulcera ricoperta da una crosta spesso aderente; presenta dei margini rilevati (Ulcus Rodens)
Basalioma sclerodermiforme o cicatriziale
Si presenta con un aspetto simile ad una cicatrice con i margini che sfumano nel tessuto sano.
La lesione appare sclerotica e sono presenti, soprattutto nella periferia, delle papule perlacee. Questa variante da un punto di vista istologico presenta di solito dei gettoni di cellule tumorali ai margini che penetrano nella cute sana; per questo motivo si consiglia sempre una ampia resezione.
Basalioma superficiale
Si presenta come una placca sottile ed eritematosa di colore rosa o rosso. Queste lesioni sono spesso multiple si localizzano prevalentemente al tronco. Hanno spesso un bordo rilevato.
Basalioma pigmentato
Si presenta con un aspetto pigmentato e una colorazione variabile dal blu al nero; ha generalmente una forma rotondeggiante o ovalare e presenta nella porzione centrale un’ombelicatura.
La particolarità di questo basalioma e che può comparire anche in soggetti con fototipo scuro tipo IV o V.
Questo tipo di basalioma entra sempre in diagnosi differenziale con il melanoma. Generalmente l’epiluminescenza permette di effettuare la corretta diagnosi
Generalmente non si tratta di un tumore pericoloso, tuttavia, avendo una sua aggressività locale, se è trascurato, specie quando compare in zone delicate, può creare delle problematiche rilevanti.
La comparsa di un basalioma sul tronco o sugli arti viene gestito sempre con grande facilità, mentre la sua presenza in zone quali il dorso o la punta del naso, il canto mediale o laterale degli occhi, la regione palpebrale o zigomatica rappresentano una problematica di difficile risoluzione anche se il tumore è di piccole dimensioni.
La diagnosi è generalmente clinica, la comparsa di una lesione della cute che non va incontro a una guarigione spontanea deve sempre allarmare il paziente.
La diagnosi definitiva viene effettuata generalmente dal dermatologo o da un chirurgo plastico specializzato nella dermatochirurgia.
Per il paziente: i cinque segnali del basalioma
Spesso il paziente sottovaluta la lesione determinata dal basalioma e giunge in visita quando ormai la lesione ha raggiunto delle dimensioni molto ampie.
Bisogna porre attenzione al nostro corpo e ai segnali che questo ci invia.
Vediamo insieme come riconoscere un basalioma:
La comparsa di una di queste lesioni devono sempre mettere in guardia il paziente e spingerlo ad effettuare una visita specialistica.
E’ sempre corretto trattare un basalioma; se il basalioma viene identificato precocemente il suo trattamento è generalmente agevole; al contrario se viene trascurato, può andare ad infiltrare i tessuti circostanti rendendo molto difficile l’asportazione radicale. Se permettiamo a un basalioma di infiltrare i tessuti profondi, sarà difficile asportarlo in maniera radicale e questo consentirà la comparsa di recidive locali o renderà necessaria un’asportazione ampia che può risultare mutilante.
Asportazione Chirurgica
Il trattamento di elezione consiste nell’asportazione della lesione mantenendo un margine in tessuto sano.
L’asportazione rappresenta il trattamento di scelta perché consente di poter effettuare l’esame istologico sul tessuto asportato e questo è l’unico metodo per essere certi di aver effettuato un’asportazione radicale.
Quando il basalioma interessa il tronco o gli arti generalmente si esegue l’asportazione con una successiva sutura diretta della ferita chirurgica.
Quando invece il basalioma interessa il viso oppure quando è di grosse dimensioni si rende necessaria l’asportazione come una ricostruzione immediata che può essere effettuata attraverso l’uso di lembi cutanei o mediante degli innesti.
Radioterapia
Ci sono delle condizioni in cui si ritiene che l’asportazione chirurgica possa causare delle problematiche eccessivamente rilevanti; in queste condizioni il trattamento sostitutivo è rappresentato dalla radioterapia che tuttavia è poco utilizzata.
Chemioterapia Topica
Queste metodiche vengono però poco utilizzate.
E’ molto raro che il basalioma possa dar vita a metastasi (incidenza pari allo 0,0003%-0,01%) (AOOI, 2009). La principale via di metastatizzazione della neoplasia è la via linfatica; le metastasi interessano prevalentemente i linfonodi tributari della regione interessata dal tumore.
Sebbene l’incidenza sia molto rara può interessare per lo più pazienti anziani con Carcinomi Basocellulari molto estesi, che siano affetti da immunodepressione.
È molto rara la metastatizzazione alle ossa e ai polmoni.
Nell’ambito delle complicanze, come sempre riconosciamo delle complicanze aspecifiche cioè comuni a qualunque intervento chirurgico come il sanguinamento, l’ematoma, infezioni, la deiscenza della ferita chirurgica.
Riconosciamo poi una serie di complicanze specifiche cioè proprie dell’atto chirurgico eseguito per rimuovere il carcinoma basocellulare.
Tra queste abbiamo:
Cicatrici
Essendo un tumore cutaneo con una localizzazione frequente al viso le cicatrici rappresentano un esito costante del trattamento di questi tumori. Al paziente vengono fornite sempre tutte le informazioni relative al tipo di trattamento che riceverà tuttavia a volte la presenza di una cicatrice in un’area funzionale del viso oltre a rappresentare un danno estetico si accompagna ad un’alterazione funzionale. Così cicatrici vicino l’occhio, l’orecchio, il naso, e la bocca ne possono parzialmente limitare la funzione.
Recidiva Locale
Sebbene si esegua un’asportazione con un margine in tessuto sano, e sebbene il tessuto asportato venga inviato all’anatomia patologica per valutare la natura e la radicalizzazione della lesione, può accadere che a distanza di tempo possa comparire una recidiva in corrispondenza dell’area trattata. Questa complicanza è piuttosto comune.
Entro il primo anno dall’asportazione il basalioma può ricomparire tra il 20 e il 30% dei casi. Mentre la percentuale sale al 40% in un intervallo di cinque anni dall’asportazione.
Per questo motivo, tutti i pazienti sottoposti a trattamento chirurgico ricevono un programma di controllo della durata di cinque anni.
Poiché la recidiva locale, cioè la ricomparsa del tumore nella sede di intervento rappresenta la principale complicanza del basalioma, il controllo periodico post operatorio rappresenta l’aspetto più importante per evitare la ricomparsa del tumore stesso.
Tutti i pazienti vengono informati circa il fatto che il controllo per i cinque anni successivi all’intervento rappresenta un elemento diagnostico fondamentale.
Qualunque lesione , sia essa un’ulcera, una ferita o una crosta, che compaia nel sito primario di intervento deve essere sottoposta ad un controllo specialistico.
Alcune semplici regole possono consentire la protezione della pelle e di conseguenza ridurre il rischio di essere soggetti a questo tipo di tumori.
Presso Columbus Clinic Center si eseguono interventi privati convenzionati con le seguenti Assicurazioni:
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